Il rapporto tra il produttore e il regista: la cosa più bella di questo mestiere

All’interno delle attività del PRIN, lo scorso anno abbiamo avuto il piacere di raccogliere la testimonianza del produttore Massimo Cristaldi.

Nato a Roma il 23 marzo 1956, Massimo Cristaldi ha iniziato a lavorare nell’industria cinematografica nel 1974 con il padre Franco Cristaldi, prima come assistente e ispettore di produzione e successivamente, per nove anni, come direttore di produzione.

A seguire un estratto dell’intervista:

“Ho avuto la fortuna di vivere i momenti più belli del Novecento. Ho attraversato la fase di esplosione culturale degli anni settanta, nel cinema come nella musica, e quella successiva. 

[…] Ho iniziato a lavorare con mio padre in produzione, facendo tutta la gavetta. Il primo film l’ho fatto portando solo le cassette dell’acqua. Era Il signor Robinson, mostruosa storia d’amore e d’avventure (1976) di Corbucci. Ma erano anni in cui si facevano tanti film per cui c’era la possibilità di crescere velocemente. […] Via via ho avuto la fortuna di lavorare con tanti grandi tra cui Fellini, Rosi, Loy. 

Il rapporto tra il produttore e il regista è il nucleo della creazione dell’opera cinematografica […] Credo sia la cosa più bella di questo mestiere.  

[…] Quello che ho sempre sostenuto è che la qualità dei film nasca anche dalla quantità, dalle opportunità che ci sono per potersi esprimere. Se hai un bel prato irrigato nascono più fiori. 

Il nostro cinema degli anni ottanta e novanta nasceva in un terreno arido su cui sbucava ogni tanto la margherita di Bellocchio o di Moretti.  

[…] Negli ultimi due o tre anni sono cambiate molte cose sia sul piano della struttura industriale sia dal punto di vista creativo. Le cose, per fortuna, sono tornate a muoversi abbastanza velocemente”.