Call for papers – Pratiche produttive del cinema italiano 1949-1976. L’eccezione e la regola
Abstract:
Il 1949 è l’anno della Legge n. 958/49 nota come “Legge Andreotti”, tesa a incentivare le produzioni italiane e riequilibrare il rapporto tra la circolazione di pellicole americane e italiane nel nostro Paese. Il 1976 è, invece, l’anno della Sentenza della Corte Costituzionale che determina la “liberalizzazione dell’etere” e cambia per sempre la storia della televisione italiana. Due date, queste, che segnano due momenti di svolta epocali per la produzione audiovisiva in Italia (Comand, Venturini 2021) e che costituiscono i termini a quo e ad quem del XXVIII Convegno Internazionale di Studi Cinematografici “Pratiche produttive del cinema italiano 1949-1976. L’eccezione e la regola”, oltre che del Progetto Prin “Modi, memorie e culture della produzione cinematografica italiana (1949-1976)” all’interno del quale il Convegno si inscrive.
Tra queste due date, numerosi sono i processi storici e culturali che trasformano il sistema cinematografico italiano e che determinano l’instaurarsi di una “regola” – o di numerose regole – intorno alle quali vengono a configurarsi dei modelli produttivi dominanti che si susseguono nel corso di questo trentennio. Fondamentale, in tal senso, la Legge n.1213 del 1965 (“Legge Corona”), che si pone come il primo intervento di rilievo in materia di legislazione cinematografica dopo la Legge Andreotti del 1949 e successive modifiche apportate nel 1956 e nel 1959, e che rimarrà per un quarantennio la Legge di riferimento fino all’emanazione del Decreto Urbani nel 2004.
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