L’Archivio Centrale di Stato, all’interno della ricchissima dotazione di documenti prodotti dal Ministero del Turismo e Spettacolo (1941-98) e più specificamente dall’Archivio Cinema, mette a disposizione oltre diecimila fascicoli, ciascuno relativo a un progetto di lungometraggio, di produzione italiana o coproduzione, presentato alla Direzione Generale Spettacolo per il riconoscimento della nazionalità italiana, requisito essenziale per l’ottenimento di finanziamenti previsti dalle normative in vigore. Questi fascicoli, numerati in ordine progressivo, e custoditi all’interno di faldoni o unità di conservazione, compongono la serie archivistica denominata Riconoscimento Nazionalità, e associata per convenzione alla sigla CF.
Come le altre serie (CO e C, che raccolgono esclusivamente progetti di coproduzione) contengono, per ciascun film, un pacchetto articolato di documenti d’epoca, di volta in volta più o meno completo, che ci presentano dettagliatamente le sue coordinate produttive, consentendoci spesso di ricostruirne le fasi salienti della produzione, dalla dichiarazione d’inizio lavorazione al riconoscimento della nazionalità italiana, dal preventivo dei costi al piano di lavorazione, dai contratti appannaggio di interpreti e tecnici alla rassegna stampa d’epoca.
Nelle migliaia di faldoni della serie è possibile imbattersi in fascicoli relativi a classici del cinema italiano d’autore, come La terra trema, coproduzioni pluripremiate come L’ultimo imperatore, ma anche a innumerevoli titoli dimenticati dei generi di profondità, a diversi progetti mai andati in porto, a film della cosiddetta Hollywood sul Tevere, produttivamente statunitensi al 100% ma girati almeno parzialmente in Italia.