Conoscere i modi di lavoro degli animal trainers, le loro storie dentro e fuori dai set, percepirne le differenze di metodo, incrociare le fonti perlopiù considerate secondarie, è linea di ricerca dell’Unità di Parma.
La metodologia di ricerca si sviluppa a partire da fonti primarie quali diari di lavoro, corrispondenza, interviste, materiale iconografico e audiovisivo conservato in fondi privati, o le rassegne stampa raccolte da pubblicazioni specificamente dedicate alla cultura cinematografica.
Alcune figure centrali che hanno lavorato in questo campo, prese in considerazione sono Pino Serpe, Luciano Spinelli e, Angelo Lombardi.
Lombardi è probabilmente il più noto fra gli addestratori di animali per il cinema e per la televisione. Intraprende una florida carriera come fornitore di animali per diversi parchi zoologici europei e apre nel 1938 un suo zoo privato nell’allora molto frequentata stazione balneare di Salsomaggiore, in provincia di Parma.
La notorietà ottenuta con lo zoo e la grande familiarità con gli animali gli procura le prime collaborazioni con l’industria cinematografica. La prima esperienza è La corona di ferro (A. Blasetti, 1941) dove, oltre ad aver fornito le bestie per il film, si trova costretto a fare la controfigura nella fossa dei leoni sostituendo la star Girotti dopo uno spiacevole episodio che lui stesso racconta: “mi vennero richiesti due leoncini sui quali l’attore – Massimo Girotti – avrebbe dovuto posare la testa con disinvoltura”.